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Tutto ha inizio con la visita di Padre Morell, nel lontano settembre del 1976 a San Zenone degli Ezelini, quando incontrando i miei genitori chiese la possibilità di farmi arrivare al Centro Schuster per lavorare. Avevo appena 13 anni e sei mesi dopo arrivo a Milano il 1 aprile del 1977.
Da qui comincia il mio cammino insieme a Padre Morell dentro al Centro Schuster, parlavo dialetto veneto lui dialetto milanese quindi abbiamo per prima cosa affinato la lingua. Dopo un primo periodo di conoscenza mi ha voluto anche vicino di stanza per aiutarlo nelle sue menomazioni fisiche in quanto non aveva più il movimento normale di uno degli arti inferiori dovuto al gravissimo incidente stradale avvenuto una sera mentre si recava ad Osnago, suo paese natale, per far visita alla madre.
In questi primi anni trascorsi al Centro Schuster, con periodiche uscite a Santa Caterina Valfurva, ho potuto conoscerlo, apprezzarlo, intensificare molto la nostra amicizia e capire quanto intensa era la sua opera al Centro Schuster tutta volta a realizzare progetti continui di miglioramenti ma nello stesso tempo la sua presenza costante con i ragazzi in tutte le attività svolte al Centro Schuster.
Altro momento da ricordare è stato il suo terribile infarto con le notti ad assisterlo: gli tenevo la mano che stringeva nei momenti di lucidità come per dirmi ci sono e allentava la presa quando si assopiva ma per me significava anche grazie che ci sei per la tua presenza, momenti di vera amicizia. Con lui ho trascorso gli anni più belli della gioventù mi ha esortato a studiare, mi ha sposato, battezzato mio figlio e quando ho deciso di lavorare fuori dal Centro Schuster lui mi ha subito consigliato la strada migliore da intraprendere. Diciamo per me è stato un padre e ,penso anche per molti altri ragazzi e non che hanno frequentato il Centro Schuster, sempre prodigo di suggerimenti, schietto, molto deciso nel linguaggio, amante della libertà, severo nel giudizio per il bene dei ragazzi e cultore della verità.
Nella sua lunga vita io posso portare tante difficoltà fisiche che ha sempre superato egregiamente. Moralmente era granitico con una grande fede sempre attaccato a Cristo e alla sua Venerata Madre. Negli ultimi anni della sua vita, quando sono ritornato da pensionato a tempo pieno allo Schuster, come lui desiderava, mi confidava la paura del proseguimento della sua opera dopo la morte e il venir meno delle forze fisiche e il rammarico di essere stato messo un po' da parte dalla direzione del suo Centro Schuster.
Voglio quindi qui ricordare anche le numerose lettere che mi inviò.
Un esempio da Valtorta nel luglio del 96 dove mi disse:” carissimo Tony volevo scriverti subito dopo la tua telefonata che sono veramente contento che il Centro Schuster diventi la base del quel gruppo Lourdiano della Carialo: è un modo di fare veramente del bene. Dobbiamo organizzare al Centro Schuster la giornata dell'ammalato perché è un mezzo per ravvivare la nostra fede. Inoltre ti raccomando molto di aiutare il Centro Schuster che è nato con gli aiuti anche della Cariplo.”
E ancora per il Santo Natale del 2002 dove mi scrisse:” penso a ciascuno di voi, il Signore sta provandomi ma sono contento di ricordarvi con affetto ed offrire la mia vita per essere veramente amici grazie Padre Morell”
Ed ancora per ultimo il telegramma che mi fece pervenire da Valtorta nel luglio del 2003 quando avevamo parlato del mio possibile prepensionamento disse :”è necessario prospettare tua presenza allo Schuster tua sai la mia piena fiducia in te e la necessità di assicurare un responsabile per agevolare il lavoro di nostri amici che già lo sostengono nei tempi liberi ti attendo”.
Molto altro avrei da aggiungere: più di quarant'anni trascorsi di amicizia con Padre Morell ma il mio sentimento di affetto più grande è stato quello di aver accanto un padre.
Voglio inoltre ricordare quanti ieri, ragazzi e adulti, hanno collaborato per la bella riuscita del trofeo del centenario: veramente una festa dello sport che è stato dedicata a Padre Morell; in cucina c'era un casino però fa niente ma lui dal cielo ci ha guardarti e gli è piaciuto molto :sport e amicizia. Grazie